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Kushami recensione

Kushami recensione

Ciao a tutti e bentornati sul mio blog, penso che da adesso in poi almeno per quanto riguarda questo particolare spazio ci tengo a dire che prenderà una piega decisamente diversa, alternando qualche chiacchiera leggera al vero e proprio spirito che vorrei infondergli. Ovvero un luogo in cui poter condivide le mie opinioni, benché non popolari su quelle che sono le mie letture, restando fedele a quello che è il mio personale gusto che negli anni ho affinato anche grazie al mio compagno, che alimenta e asseconda questa mia sete e fame di conoscenza, per quanto riguarda manga, anime, libri, film e serie televisive specie in ambito k-drama o J-drama, detto questo possiamo iniziare.

Molti sono gli autori a cui devo anche la mia formazione in quanto illustratrice, non avendo mai potuto frequentare l’accademia, ho sempre considerato dei perfetti sconosciuti come figure importanti nella mia vita, come se facessero parte della mia famiglia, Naoki Urasawa è uno di loro, lo zio strambo a cui raccontare storie bizzarre attorno al fuoco, mentre la disegna. Lui nasce a Fuchu nel 1960, ha pubblicato una serie di successi mondiali molti di questi proprio con Planet Manga, editi dalla mitica Panini, di cui ricordiamo 20th Century Boys (in recente ristampa a breve disponibile), Happy, Monster, Pluto e Yawara. Nel corso degli anni però il maestro, non è rimasto nell’ombra ma ha creato senza sosta, un lavoratore instancabile dedito alla sua passione che è sempre stata quella di voler fare l’autore di manga e nulla più, oggi non solo è considerato uno dei maestri d’oro del settore, insieme a Go Nagai e a Osamu Tezuka, proprio qualche mese fa ha pubblicato Asadora!, la sua opera più recente un romanzo a fumetti che sto leggendo e che sto amando, ma non si è fermato qua Urasawa ci delizia con un volume unico, in cui ha letteralmente sfoderato tutto il suo immenso talento: ’Kushami’ !

Kushami è un’espressione curiosa giapponese, che può significare diverse cose, guarda caso tutte racchiuse negli 8 racconti di cui si compone questo volume unico, infatti sta a indicare un starnuto, un racconto breve, qualcosa che appare senza preavviso, oppure quel particolare frangente in cui una persona bella mostra un lato disgustoso. L’intera stesura delle storie contenute al suo interno, ripercorrono i momenti in cui lui ha lavorato a diversi progetti, in Giappone, dedicandosi a diverse tematiche e sfoggiando come sempre uno stile nel disegno che è inconfondibile come pochi, si adatta a qualunque personaggio, contesto e contenuto. Si percepisce attraverso la narrazione cronologica delle storie che vuole renderci partecipi della sua vita, raccontandoci che cosa ha fatto, ai progetti a cui ha lavorato, tutti molto importanti lo si percepisce anche leggendo, che ogni racconto trasuda, dal grande autore tutto ciò che mi fece innamorare di 20th Century Boys, facendomi venire letteralmente i brividi. Otto storie tutte auto conclusive, che solo lui poteva scrivere, con scenari del tutto differenti tra di loro, divertenti e a tratti si fa anche fatica a trattenere le lacrime, perchè è forse uno dei pochi che riesce a trafiggerti nel profondo toccando poche corde sensibili, di coloro a cui sta narrando. Ci racconta anche delle sue esperienze fatte in diversi ambiti, mi ha stupita circa la sua passione per la musica e la sua avventura a Los Angeles. Sia che si tratti di una bizzarra storia di gangster, di mostri giganteschi venuti fuori dalla baia di Tokyo, di missioni impossibili suicide, o della passione sfrenata di un gruppo di vecchietti per il rock, sono sicura che saprà intrattenervi a suon di risate, facendovi fare letteralmente un viaggio verso mete incredibili, o anche vicino casa vostra chi lo sa chi si nasconde nel vicinato, attenzione potreste imbattervi nell’uomo più sfortunato o più fortunato del pianeta, chissà quale dei due punti di vista sarà quello giusto. La cosa che mi ha maggiormente stupita è di assistere ad un fiume in piena di emozioni, in così poche pagine. Alla fine del volume è presente un’analisi dei singoli racconti fatta dallo stesso Urasawa, una vera perla.

Dentro l’anima

Mentre leggo e osservo le tavole mi vien spontaneo, ripercorrere in storie del tutto diverse le stesse sensazioni che mi hanno sorpresa, divertita e commossa, in altre sue opere, ho potuto ritrovare un grande mangaka tornato in grande spolvero in tutto il suo splendore, che con questa nuova raccolta ci dice che ha ancora molte frecce al suo arco. Naoki Urasawa è un pennino che affascina come solo un maestro del suo calibro sa fare, all’interno sono presenti anche tavole squisitamente colorate dal medesimo, se amate il manga d’autore vi consiglio di non farvi sfuggire questa chicca, un vero collezionista sa di cosa sto parlando. Kushami è pubblicato dalla Panini nella collana Planet Manga, non vedo l’ora di poter recuperare finalmente gli altri titoli dello stesso autore, letti finora su dispositivi digitali, il che non mi ha permesso di godere appieno della bellezza delle sue tavole. 

Conclusione

Ho sempre immaginato un blog come un luogo in cui raccontare delle proprie passioni, discutere con appassionati del settore come me, non come un semplice elenco di cosa c’è scritto in un libro o cosa fa vedere un film, l’elenco lo faccio per fare la spesa, ma quando parlo con qualcuno ci tengo a impostare una conversazione, questo è quello che secondo me dovrebbe fare qualunque content creator, comunicare qualcosa. A me la recensione classica, con tanto di elenco puntato sinceramente la voglia di comprare quel dato fumetto non me la fa venire, mi invita altresì a starne alla larga. 

Mia personale opinione

Bene anche per questa volta è tutto, spero di essere stata di compagnia, e di avervi proposto un titolo interessante, ne arriveranno altri sarà un piacere farvi viaggiare insieme insieme a me sorseggiando una tazza di caffè, noi ci vediamo al prossimo articolo.

/ 5
Grazie per aver votato!


1 thought on “Kushami recensione”

  • Hai proprio ragione, concordo con te. Entrando in un blog mi piace confrontarmi con l’autrice dell’articolo e condividere quindi la propria esperienza su un argomento. Il tuo blog devo farti i complimenti è fatto davvero molto bene

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