Il 2020 si apre all’insegna dei buoni propositi, fiumi di parole sgorgano da ogni dove, libri, saggi, saggi, poesie, trattati, romanzi, reportage fotografici, illustrazioni, articoli di giornale, stilisti di tutto il mondo si mettono in gioco e ciò che accomuna tutto ciò che ho elencato è il titolo stesso dell’articolo ‘NO WASTE’.
Una frase un motto se vogliamo, il grido di battaglia di tutti coloro che in qualche modo vogliono aver un ruolo seppur marginale, ma al tempo stesso di vitale importanza all’interno del tema più scottante con il quale si è concluso il 2019 e si è aperto il 2020 l’ambiente.
Il primo vero contributo ‘no waste’ arriva nientemeno che da Vogue Italia, si avete capito bene la famosa rivista di moda, apre quest0 2020 con un numero davvero all’avanguardia, uno dei magazine più celebri al mondo infatti è proprio Vogue Italia, che all’estero viene apprezzata per i contenuti oltre che per i servizi fotografici, la rivista apre con un ottimo articolo su come all’interno del settore della moda, le riviste svolgano un ruolo funzionale e fondamentale, ma ciò non toglie che per produrre una rivista come Vogue si arrivi a dover ricorrere a numerose risorse, come per esempio aerei per le modelle, fotografi, attrezzatura per gli studi fotografici, e si debba provvedere ai numerosi inconvenienti che possono capitare, al make-up e agli abiti da procurare per i servizi nonchè la carta sulla quale viene stampata la rivista. Tutto ciò che ho elencato ha che ci crediate o no un enorme spreco di risorse.

NO WASTE è una parola che significa letteralmente niente spreco, attraverso la pubblicazione di questo numero unico e non ripetibile, Vogue Italia vuole dare un segnale concreto e aiutare anche per quanto possibile, chi in questi mesi è stato messo a dura prova come la città di Venezia. La rivista ha deciso di non realizzare nessun servizio fotografico ma di avvalersi della collaborazione di alcuni tra gli artisti più famosi e incredibili del panorama artistico mondiale, sette copertine diverse per sette artisti divesi che attraverso il loro stile inconfondibile raccontano un mondo di bellezza, molti stilisti hanno sposato con entusamo quest’idea innovativa, a ogni artista è stata assegnata una modella in fotografia, con indosso gli abiti degli stilisti che avrebbero dovuto realizzare il servizio fotografico, invece delle solite seppur strabilianti foto, il risultato è a dir poco incredibile, una vera e propria mostra d’arte, ogni artista ha contribuito nel creare una storia differente hanno raccontato magistralmente le modelle e gli abiti che le vestivano.
Ovviamente un’appassionata d’arte come me era già al corrente di un’iniziativa così interessante, e come una trottola ho girato tutte le edicole della mia città pur di trovare quelle che più mi interessavano, ovviamente non tutte le copertine sono arrivate, per fortuna quelle che più desiderav le ho trovate tutte e ora vediamole insieme.
David Salle è uno degli artisti della scena mondiale per l’astrattismo e l’arte contemporanea un singolare uomo visionario, un fotografo, uno scenografo, che vive a New York con uno stile che ricorda a tratti il grande Kandiskij, anche se le pennellate lo vedono più simile agli espressionisti come Edward Munch in questo caso cambia ancora una volta per presentarsi con uno stile a metà tra Picasso e Klimnt, ha voluto raccontare attraverso la sua arte con toni accesi una donna contemporanea e gli abiti valorizzati da colori forti e decisi seguitelo sul suo account Instagram.
Milo Manara il grande maestro della scena d’illustrazione nostrana, ha voluto rendere omaggio alla donna, la sua più grande fonte d’ispirazione incarnandola in un vero e prioprio mito il David, ripropone infatti la modella assegnatagli nella classica posa di trionfo del David di Michelangelo, nell’intervista riportata nel volume il maestro afferma che nel nuovo millennio la donna deve ancora purtroppo, nonostante i traguardi raggiunti con l’emancipazione, combattere e ingegnarsi come fece Davide contro Golia per battere un mostro che si chiama maschilismo, che si annida ancora in qualunque ambito lavorativo e nelle nostre case.
Personalmente posseggo l’intera collezione delle storie del maestro Manara, tutti i suoi fumetti e racconti racchiudono storie di eroiche fanciulle, sempre contraddistinte dall’eleganza data dal tratto del maestro, creature soavi, seduttrici, determinate e combattive, appassionate, innamorate della vita, del rischio, dell’avventura affamate di conoscenza e anche perchè no belle da star male, le sue donne e il suo stile tra le altre cose è fra quelli che più influenzano anche il mio stile, lo considero una vera e propria leggenda dell’illustrazione italiana vanto nostro nel mondo, il maestro ha spesso collaborato anche con altri grandi nomi come per esempio Hugo Pratt, oltre al leggendario Federico Fellini e quest’anno compie 50 anni di carriera Auguri Maestro.
Se volete potete seguirlo sulla sua pagina Instagram
https://www.instagram.com/milomanara_official/?hl=it
Yoshitaka Amano senza dubbio insieme al maestro Manara tra i miei preferiti, egli coniuga uno stile raffinato e senza tempo, a metà tra impressionismo e art nouveau sicuramente è conosciuto nell’ambito del gaming, visto e considerato che in tutti questi anni è stato il Character designer dei personaggi del famoso videogioco Final Fantasy, di cui quest’anno ci sono ben due remake, riportati alla luce in tutto il loro splendore.

La serie di illustrazioni realizzata per Vogue Italia ad oper del maestro giapponese Yoshitaka amano porta il nome di ‘Rinascimento’
Amano oltre ad essere famoso per essere un illustratore giapponese tra i più acclamati nella scena contemporanea mondiale, è anche l’autore di personaggi come Gatchaman e Vampire D di cui esiste anche una serie animata splendida, inoltre è un vero e proprio pittore eh si dipinge quadri, ha un atelier incredibile ed espone a Tokyo, oltre a girare il mondo intero facendo conoscere la sua sublime tecnica che incanta chiunque, il maestro ha scelto in questo caso una tavolozza variopinta che richiama quella usata per una delle sue ultime collezioni di dipinti esposte recentemente in Giappone che prende il nome di ‘Candy Girl’, qui Amano conserva i toni accesi, le illustrazioni sono complesse siamo tornati ai tempi di Final Fantasy quando egli stupiva con elementi straordinari le sue illustrazioni, qui troviamo i toni del bianco, del rosa acceso, dell’azzurro reale, drappeggi eleleganti e sinuosi che seguono la figura, immersa in un mondo onirico, il maestro giapponese, ha espresso la volontà di partecipare al progetto perchè gli è parso subito qualcosa di intrigante, egli è innamorato del nostro paese, adora il Rinascimento italiano ed è stato davvero felice di aver potuto partecipare a quest’iniziativa, è stata una vera sfida a dire del maestro, riuscire a operare con oggetti pensati da altre persone come gli stilisti, abiti e gli accessori sembrano vivere di vita propria all’interno dei suoi dipinti.
Qui trovate i loro profili ufficiali Instagram https://www.instagram.com/delphinedesane/?hl=ithttps://www.instagram.com/paolo.ventura/?hl=ithttps://www.instagram.com/gigicavenago/?hl=ithttps://www.instagram.com/vanessa_beecroft/?hl=it
Visto che siamo quasi alla fine concedetemi di menzionare un evento che sta accomunando sempre più persone del settore della moda, dagli stilisti ai loro collaboratori, abbiamo citato Amano che da molti è conosciuto nell’ambito del design per videogame, ebbene colgo l’occasione per dirvi che alcune delle maison più famose stanno lanciano all’interno dei loro brand applicazioni di gioco, dove si può accedere ad un catalogo on-line fatto di capi realmente esistenti con cui poter vestire il proprio avatar, sono dei progetti ancora in fase sperimentale ma concedetemi qualche foto presa dalla rivista e poi conludo.
Come potete vedere sono in molti a corteggiare l’ambito del gaming soprattutto se si tratta del lato mobile, in cui gli utenti sarebbero felici di pagare pochi dollari per ottenere un vero e proprio completo di Dior per il proprio personaggio, di sicuro un utente deditoa questo tipo di videogiochi da telefono, magari amante della moda potrebbe essere ingolosito nell’acquistare un vero e proprio capo firmato per poco più di cinque dollari, in questo modo i brand attirerebbero una generazione di nuovi e giovani clienti.
Vorrei terminare l’articolo così come l’ho iniziato grazie al motto NO Waste per pubblicare questo volume sono stati risparmiati centinaia di migliaia di euro, anche grazie alla generosità degli artisti che hanno collaborato tutto ciò che hanno risparmiato verrà devoluto a favore di qualcosa di davvero importante, una delle realtà più preziose che abbiamo qui nel nostro paese, sto parlando della Fondazione Querini Stampalia che di notte quando la città spegne le sue luci rimane aperto, un luogo che offre arte, silenzio e riparo, danneggiato pesantemente dall’acqua vedrà nuova luce e darà speranza grazie al contributo di Vogue Italia, che per l’appunto devolverà il denaro risparmiato per la pubblicazione di questo numero.
Grazie a tutti per la vostra attenzione e ricordate #nowaste